Che cosa cambia tra CPT e CIP, come variano trasferimento del rischio e assicurazione cargo nella resa scelta

CPT e CIP sono parenti stretti perché in entrambi i casi il venditore organizza e paga il trasporto fino al luogo di destinazione convenuto, la differenza cruciale è che in CIP il venditore fornisce anche un’assicurazione a favore dell’acquirente e che il livello di copertura richiesto nella prassi è più ampio, inoltre in entrambe le regole il rischio passa presto, alla consegna al primo vettore, non all’arrivo a destino, dettaglio che molti trascurano. In CPT il compratore si occupa della copertura assicurativa come preferisce, in CIP il venditore incorpora nel prezzo il costo della polizza e deve informare il cliente su condizioni, massimali, esclusioni e beneficiario, il vantaggio operativo di CIP sta nella coerenza tra organizzazione del trasporto e gestione della copertura, utile quando il valore della merce e la complessità del tragitto suggeriscono una regia unica. Dal punto di vista documentale è fondamentale che l’offerta e la fattura rendano trasparenti luogo, resa e condizioni di copertura, nel caso di merci sensibili a temperatura, urto o umidità conviene esplicitare requisiti di imballo e gestione, in questo modo si riducono le discussioni quando qualcosa va storto. Esempio, fornitura di strumentazione di misura con valore alto e itinerario con più scali, CIP hub del distributore con copertura dedicata a danni da urto e vibrazioni, con monitoraggio durante la tratta, il cliente riceve un servizio coerente con il rischio, con CPT avrebbe dovuto acquistare una copertura propria e coordinarsi separatamente, aumentando la probabilità di incomprensioni. Per il lettore la conclusione utile è una, quando il rischio economico è significativo e il venditore ha la capacità di gestire trasporto e assicurazione in modo professionale, CIP è spesso la scelta naturale, quando invece si vogliono separare i ruoli o il compratore ha una propria copertura consolidata, CPT resta un’opzione solida, l’importante è indicare un luogo preciso e aggiornare prassi e documenti alla versione Incoterms 2020, con coerenza fino a 01.09.2025.

Approfondimento su differenze tra CPT e CIP, per consolidare il tema vengono proposte considerazioni aggiuntive che aiutano chi legge a trasformare la teoria in pratica, si suggerisce di costruire esempi adatti al proprio catalogo, di mappare i punti in cui l’errore ricorre, di verificare con un partner logistico la coerenza del luogo indicato, di controllare i documenti su un campione prima di standardizzare, di raccogliere feedback da cliente e vettore dopo ogni spedizione, di aggiornare periodicamente i modelli aziendali, di raccordare i processi informatici all’Incoterm scelto in modo che i dati fluiscano senza riscritture manuali, di pianificare la gestione delle eccezioni con contatti e orari, di definire criteri per l’uso di assicurazioni aggiuntive quando il rischio lo giustifica, di mantenere una memoria operativa degli incidenti per evitare che si ripetano.

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